Lisbona. Se di tutto resta un poco

Durante le riprese del documentario dedicato ad Antonio Tabucchi, ho avuto il privilegio di immergermi nell'anima vibrante e misteriosa di Lisbona. Questa serie fotografica non è semplicemente il risultato di scatti artistici, ma piuttosto il frutto di un'intima connessione emotiva con i luoghi e le persone che animano la città.
I dittici di fotografie rappresentano la fusione di elementi distanti, ma inscindibili, che compongono l'essenza stessa di Lisbona. Ogni coppia di immagini trova il suo equilibrio nella rappresentazione di luoghi, storie e personaggi, permettendo di scorgere al di là della superficie scintillante di questa città dalle mille sfaccettature.
Come cellule di uno stesso scheletro, i luoghi lontani della città si richiamano reciprocamente, svelando un intreccio affascinante di significati e trasmettendo al pubblico l'emozione e la complessità di Lisbona. Oltre alle pittoresche vedute, le fotografie narrano delle vite vissute, dei legami profondi con il mare e delle suggestioni letterarie che permeano l'atmosfera della città.
In queste immagini, Lisbona si mostra nella sua interezza, non solo come una destinazione turistica, ma come un'intrigante opera d'arte in cui convergono la storia, la malinconia dei partenti e il ritorno dei viaggiatori. Attraverso questo progetto visivo, ho cercato di catturare e condividere la vera essenza di Lisbona, permettendo a chi osserva di immergersi completamente nell'anima di questa affascinante città.

Samuele Mancini

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